Miss Lala al Circo Fernando

con Marigia Maggipinto storica interprete del Tanztheater di Wuppertal

Regia: ideazione e regia Chiara Frigo

Autore: drammaturgia Riccardo de Torrebruna

Attori: con Marigia Maggipinto

Dal 03/10/2025 al 05/10/2025

Luzzati Lab

Danza - Resistere e Creare REC

Giorno Orario Prezzo da Luogo
Venerdì 03/10/2025 19:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Venerdì 03/10/2025 20:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Sabato 04/10/2025 18:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Sabato 04/10/2025 19:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Sabato 04/10/2025 20:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Domenica 05/10/2025 18:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Domenica 05/10/2025 19:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista
Domenica 05/10/2025 20:30 € 8,00 Luzzati Lab Acquista

Miss Lala al Circo Fernando / In a room | site-specific è un’esperienza intima, una composizione artistica in tempo reale, una narrazione orale, animata da un corpo che parla e danza allo stesso tempo.

Miss Lala al Circo Fernando si ispira al celebre quadro di Degas che ritrae il librarsi in aria di Mademoiselle La La, acrobata e trapezista di fama europea, tra le attrazioni più amate del Circo Fernando, frequentato dalla classe media parigina e amato dai giovani pittori dell’epoca.

Qui il circo non si traduce in elementi estetici o scenografici visibili, è un luogo metaforico dove provare acrobazie. Come una trapezista, Marigia Maggipinto, storica interprete di Pina Bausch, tenta un numero di alto equilibrismo restando in bilico sul filo teso della memoria.

Accoglie gli spettatori man mano che entrano nella sua stanza, a sancire un patto di accesso nel suo luogo più intimo.

E come agli albori del Circo, gli spettatori si avventurano in questo spazio per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”.

Lo chapiteau di Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti: un archivio dal quale le persone del pubblico possono attingere. Frammenti, memorie, aneddoti e altre suggestioni. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia Maggipinto compone un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemerge la sua danza non per commemorare, ma per rivivere a ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza artistica e umana.

La presenza di Pina Bausch aleggia lungo il racconto, innescando da lontano la sua danzatrice, che si fa corpo e parola per assecondare le scelte degli spettatori, pronta a improvvisare di nuovo sulle corde sottili della memoria.