C’era una volta. Cominciano così le storie di chi racconta di quel che è stato e che più non è e sarebbe bello che fosse ancora. C’era una volta una capanna di erba e di fango in una terra dove i bambini sarebbero capaci di giocare tutto il giorno, senza lavarsi e senza mangiare. No, senza mangiare no, non Bakary, il bambino più affamato del villaggio, che passa la notte a escogitare un piano per rubare la polenta che è avanzata al mercato.
La polenta di Nene e il campo di banane di Kabine, il negozio a forma di capanna e il grande sacro baobab, i quattro amici e la nonna di Dauda e tutto il villaggio di Arfamoussaya prendono forma un pezzo alla volta sotto i nostri occhi dalle parole di Bakary.
Così Bakary, a forza di avere fame, cresce fino a non entrare più nella capanna, nella scuola, nel villaggio, fino a dover cercare per sé una nuova strada.
Come raccontare ai bambini il viaggio di chi cerca solo di essere più felice? Forse semplicemente come tutti gli altri viaggi di iniziazione che segnano la letteratura per l’infanzia: in fondo Hansel e Gretel nel bosco devono aver avuto la stessa paura di Jack davanti all’orco in cima alla pianta di fagioli e di Bakary nel deserto di notte.
DAI 6 ANNI D'ETA'