Dal 21/11/2025 al 23/11/2025
Sala Agorà - LaClaque
Stagione 50 anni: ottobre dicembre 2025
Negli ultimi anni tante famiglie si sono trovate in grande difficoltà economica e le tensioni familiari sono aumentate. La violenza, la rabbia e la distanza sociale è cresciuta. Abbiamo ancora speranza?
Nello spettacolo si segue la storia di una famiglia comune chiusa in una casa. Il padre perde il lavoro, la dignità e la speranza di andare avanti. Alla fine, decide di uccidere tutta la famiglia, sé stesso compreso, per salvarli dall’abisso.
Francesca Mosiello, psicoterapeuta, mediatrice penale ed esperta di giustizia riparativa, che ha tenuto l’aftertalk a Roma, scrive:
“Sembra di ritrovarsi in uno degli studi di Clotilde Pontecorvo sugli scambi discorsivi in famiglia, indicatori della qualità delle relazioni. Ed è attraverso quelle relazioni che Marleen Scholten e la sua compagnia ci consentono di guardare dentro la violenza, non rappresentata nei suoi aspetti fenomenologici – come siamo purtroppo abituati e assuefatti dai mass media – ma espressa nei suoi caratteri culturali, emotivi, relazionali. L’attore sprigiona il tremendo, diceva Mariangela Gualtieri, in uno spettacolo del reale che incarna ed esibisce la dinamica della violenza, rappresentando nello spaccato di quell’intimità familiare la condanna alla felicità che ci impone la società capitalista, assieme all’idealizzazione del maschile – uomo forte, proprio della cultura patriarcale.
Il buon padre di famiglia come il capitano di una nave, incompatibile però con la capacità, umana, di esprimere la fragilità, di chiedere aiuto, di condividere le emozioni, di mettersi in discussione. E di ripensare il maschile. In una scena densa di emozioni, il cortocircuito della violenza che annulla la relazione e le soggettività, rende visibili i suoi meccanismi più subdoli: impotenza, dipendenza, disperazione, onnipotenza, controllo.”